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Donne programmatrici: assumere personale IT rispettando la parità di genere

Scritto da Nicola Balzaretti | Aug 3, 2022 9:20:36 AM
Già dal 1979, con la Convenzione sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione (CEDAW), si è pensato a definire la stessa discriminazione contro le donne per tutti gli ambiti e i settori della vita sociale, culturale, politica e lavorativa.

Con un milione e trecento trentaseimila aziende a prevalente o totale partecipazione femminile (Fonte Parlamento Italiano, 2020), l’Italia si sta muovendo verso il rispetto delle pratiche di Diversity Inclusion (D&I), anche in un mercato del lavoro dove il settore Tech è sempre più predominante (Assolavoro, 2022).

 

 

 

Donne e STEM - le HR delle grandi aziende cambiano genere

 

Per rispondere alla richiesta del mercato del lavoro attuale, le risorse umane delle grandi aziende hanno cominciato a investire nel capitale umano rispettando le norme di inclusione di genere, etnia, e provenienza socio-economica differenti per testare nuove opportunità di crescita.

 

Come riportato in questo articolo, nel 2021 sono state istituite metriche ISO (codice 30415) al fine di regolare e definire questo tipo di risorse, parallelamente alla constatazione che in esse si celano non solo opportunità di crescita di immagine aziendale, ma anche economica.

 

Proprio dal 2021, il governo italiano ha cominciato a promuovere l'accesso all'acquisizione di competenze STEM, linguistiche e digitali per le donne, puntando a un incremento dell'occupazione femminile in tali settori.


Infine, già durante lo scorso decennio è stato osservato che donne lavoratrici nel settore tech di età compresa tra i 18 e i 39 anni hanno segnalato buone opportunità di avanzare nella loro carriera, dove crescita professionale non significa solo migliori condizioni lavorative, ma anche consolidare il legame con l’azienda di appartenenza (secondo Randstad, in Employer Brand Research 2021, le principali ragioni che portano i dipendenti a dare le dimissioni sono la ricerca di un buon equilibrio fra vita privata e vita lavorativa, un’atmosfera di lavoro piacevole, retribuzione e benefit interessanti insieme alla giusta valorizzazione e infine la formazione).

 

 

 

Consigli pratici per assumere donne programmatrici - Rendere “femminile” l’esperienza candidato

 

Definiti i vantaggi di assumere più donne per le posizioni STEM aperte in azienda, è importante cercare il buon esito delle assunzioni orientando le offerte di lavoro di conseguenza.

 

Ad esempio, assicurarsi che siano presenti donne con ruoli di leadership durante il processo di acquisizione è un ottimo primo passo per far sentire a proprio agio le potenziali candidate.

 

Inoltre, considerare benefit quali il congedo di maternità e orari di lavoro flessibili, possono essere un plus rilevante a livello di ambiente family-friendly.

 

 

 

Il Competence check

 

La verifica delle competenze è una parte fondamentale dei colloqui, specialmente in ambito tech; nel caso dell’assunzione di una programmatrice, è quindi importante fare riferimento a candidature che abbiano una formazione già il più completa possibile.

 

Ma una peculiarità interessante che può contraddistinguere l’offerta di lavoro rivolta alle donne, può essere l’evidenza data alle soft skills:

 

  • la motivazione
  • la creatività
  • l’ambizione e l’impegno

 

Infine, quando si pensa alla stesura dell’offerta di lavoro, è bene tenere a mente gli studi di diverse fonti come HP e HBR, secondo cui le donne si candidano se reputano il loro profilo il 100% congruente ai requisiti richiesti.

 

Ecco perché, elencare solo le caratteristiche essenziali e specifiche può essere un’ottima mossa.

 

 

 

 

Il Bias di Genere - contraddire un algoritmo che si autoalimenta

 

Se da un lato le ragazze che si iscrivono alla facoltà di informatica sono in aumento del 16% circa nel 2022, dall’altro si parla si un rapporto 1 a 6 rispetto alla controparte maschile.

 

Evitare il bias di genere quando si reclutano donne per ruoli nel Tech non è facile perché gli stessi algoritmi che segmentano e targettizzano gli annunci di lavoro pubblicati online, facendo capo ai dati storici, si rivolgono in maggioranza agli uomini.

 

In altre parole, sono più i ragazzi che le ragazze a ricevere opportunità di lavoro in materie STEM, e questa dinamica può essere invertita, attualmente, solo grazie all’intervento umano.

 

Sono quindi le stesse risorse HR a dover identificare e selezionare candidati femminili, e  questo è possibile anche grazie ad iniziative create da associazioni e società che hanno interesse a promuovere lavoro e formazione in specifici settori per categorie considerate minoritarie.

 

SourceMate comunica con le risorse umane delle grandi aziende proprio in questo senso, mettendo in comunicazione aziende e giovani professioniste dopo averle selezionate e formate su materie e strumenti specifici come Pyhton, Sql, Aws, Microsoft Azure ed altri.

 

 

 

 

Bonus - Le 4 TOP donne nella tecnologia

 

Concludiamo con una panoramica su 5 delle figure femminili che hanno raggiunto posizioni di alto rango nel mondo tech, con l’intenzione di tenere viva l’attenzione verso un mercato del lavoro più inclusivo, vario e proficuo.

 

 

 

Sheryl Sandberg - COO di Meta

 

Dopo essersi laureata ad Harvard, nel 2007 ha iniziato una carriera in Facebook, diventando un'icona per le donne nel settore tecnologico.

 

 

 

Susan Wojcicki - CEO di Youtube

 

Susan ha gestito due delle più grandi acquisizioni di Google: l'acquisto di YouTube per 1,65 miliardi di dollari e l'acquisto di DoubleClick per 3,6 miliardi di dollari, per poi diventare CEO di YouTube nel 2014.

 

 

 

Ginni Romett - CEO di IBM

 

Dopo essersi unita a IBM come ingegnere, Ginni ha promosso l'acquisto della grande società di consulenza aziendale PricewaterhouseCoopers consulting, oltre a diventare vicepresidente senior per le vendite, il marketing e la strategia. Nel 2011 è stato annunciato che sarebbe diventata il prossimo presidente e CEO dell'azienda.

 

 

 

Ursula Burns - Chairman di VEON

 

Partendo da una formazione scientifica, Ursula è un esempio da seguire per le donne che vogliono scalare la propria carriera. Partendo da un ruolo di intern, è arrivata ad essere il CEO di Xerox, spostandosi a VEON nel 2018.