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Iniziare a programmare: corsi autorizzati per diventare professionisti

Scritto da Andrea Napoli | Aug 5, 2022 9:14:56 AM
Le opportunità di lavoro e di carriera generate dal settore IT in Italia, così come in molte altri Paesi, sono ormai un fatto appurato.
Facendo una media sui risultati di diversi portali di offerte di lavoro, una posizione da programmatore entry-level è retribuita tra i 24.000 e i 26.000 euro l’anno circa. 
Una posizione senior riceve tra i 35.000 e i 40.000 euro circa, a seconda del livello di esperienza.
Non a caso, molti giovani ragazzi e ragazze neo-diplomati, ma anche professionisti già avviati in altri settori che strizzano l’occhio alle professioni tech, cercano di specializzarsi per accedere a una carriera e a un salario promettenti.

 

 

 

 

Differenze fra sviluppo back-end e front-end

 

Prima di approfondire le diverse opportunità nel mondo della programmazione e come specializzarsi in una di queste per trovare lavoro, è importante fare una prima distinzione fra due figure: il back-end developer e il front-end developer.

Sono entrambi ruoli da sviluppatore informatico, ma che si concentrano su due aree diverse della costruzione di una piattaforma online.

 

 

 

Il back-end

 

E’ la parte “non visibile” per un utente che naviga su un sito web o su un portale online. Il lato back-end racchiude tutte le informazioni che formano la struttura del sito in questione; dunque, un back-end developer è la persona incaricata di creare, modificare e monitorare gli elementi che sostengono la piattaforma web, usando un linguaggio di programmazione.

 

 

 

Il front-end

 

Come è intuibile, il front-end è la parte visibile di un sito web, ovvero tutto ciò che forma l’esperienza di navigazione di un utente. La disposizione degli elementi testuali e grafici fa parte del lato front-end, ed è un fattore che influisce sulla permanenza e sul comportamento di un visitatore su uno specifico portale web.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le aree principali di sviluppo e programmazione


Parafrasando le parole di Steve Jobs, imparare a programmare significa imparare a pensare.

Costruire e gestire una piattaforma web (sia da dietro le quinte, sia lato front-end) richiede, infatti, una struttura logica ben definita, ma anche la giusta creatività per risolvere problemi e migliorare la qualità dell’esperienza utente.

 

A livello pratico, questo tipo di approccio si traduce all'apprendimento di diversi linguaggi di programmazione che cambiano a seconda del formato e dello scopo per cui si intende sviluppare un programma.


Si possono identificare tre principali aree di sviluppo.

 

 

Sviluppo web

Serve a creare programmi e applicazioni riconoscibile da un classico browser per il web. I linguaggi per lo sviluppo web sono i più semplici da apprendere e usare e sono quelli maggiormente studiati da chi è alla prime armi; quelli più comuni sono Html, Css, Javascript, e C++.

 

Sviluppo desktop

Con i linguaggi Java, e C# (specifico per Windows) è possibile sviluppare applicazioni, plug-in o interi software per computer.

 

Sviluppo mobile

Le competenze necessarie a sviluppare App mobili. I linguaggi di programmazione più usati sono Java e Kotlin per i sistemi operativi Android e Swift per quelli iOS.

 

 

 

 


Per iniziare a programmare: i linguaggi imperativi più noti

 

Imparare a usare un linguaggio di programmazione è quindi il primo passo per lavorare nel settore IT. 

 

Sebbene a un primo approccio ci si possa sentire disorientati o spaventati, imparare un linguaggio è qualcosa di simile ad apprendere a suonare uno strumento musicale o a guidare un veicolo: le basi e le logiche sono sostanzialmente semplici, ma è importantissimo fare molta pratica.

 

Di seguito, vediamo alcuni tra i linguaggi di tipo imperativo più importanti.

 

 

Un linguaggio imperativo è quello che indica al una macchina esattamente cosa deve fare per ottenere certi risultati. Si usa di solito per comandi longevi, che intervengono direttamente sul contenuto nella memoria di un elaboratore.

I sottotipi di linguaggio imperativo sono procedurale, a oggetti e parallelo

 

Il linguaggio C

Si tratta di un linguaggio di tipo procedurale, ovvero per scrivere comandi che si attivano in sequenza. Queste istruzioni possono essere più o meno complesse e avvengono dentro a blocchi di codice chiamati funzioni.

C è applicabile a numerosissimi scenari ed è il linguaggio madre degli strumenti C++ e C#.

 

 

Java

E’ un linguaggio imperativo a oggetti, ovvero basato su componenti standard (classi), così da non dover assegnare manualmente la cella di memoria su cui si scrive. E’ utile per creare gli stessi sistemi operativi (Android è stato maggiormente creato in Java) o programmare applicazioni che possano comunicare sostanzialmente con qualunque OS. 

 

 

Python

Forse il linguaggio di programmazione a oggetti più versatile e completo per possibilità di utilizzo tra quelli esistenti. Può essere usato per compiti basilari così come di livello esperto per programmare siti web, software, fare analisi di dati, scrivere comandi per l’intelligenza artificiale, fare calcoli scientifici e molto altro.

 

 

 

 

 

 

Inserimento aziendale grazie alla formazione IT

 

Lavorare nel mondo IT può portarti a grandi prospettive di carriera e di guadagno, oltre che darti una sicurezza lavorativa per il futuro.

 

Per muovere i primi passi è quindi importante specializzarsi almeno in uno strumento di programmazione per poi, possibilmente, espandere le proprie competenze e crescere. 

 

Sourcemate forma in modo gratuito le persone che vogliono specializzarsi, con l’obiettivo di inserirle immediatamente in aziende che cercano professionisti del settore.


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